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Per quanto tempo il coronavirus rimane infettivo?

Testo aggiornato il 2021-05-09


Il coronavirus può rimanere infettivo per diverse ore negli aerosol in sospensione nell'aria.

Stabilità del coronavirus:

L'RNA del Coronavirus SARS-CoV-2 può essere rilevato nell'aria negli aerosol emessi da individui infetti. Queste particelle di SARS-CoV-2 possono rimanere stabili e infettive per diverse ore.

Il materiale genetico del coronavirus può essere rilevato anche su varie superfici per diversi giorni, fino a un massimo di una settimana, soprattutto su plastica, metalli e maschere. Tuttavia, la probabilità che queste particelle virali presenti sulle superfici possano infettare un'altra persona sembra bassa. Il materiale genetico del virus, in assenza delle proteine e della membrana del coronavirus, non è in grado di infettare una persona. Il rilevamento del materiale genetico del virus non implica quindi necessariamente un rischio di contaminazione.

Virulenza:

Durante il periodo infettivo, una persona emette aerosol contenenti particelle virali che rimangono nell'aria per diverse ore. Il numero di persone contagiate da una persona infetta varia molto da persona a persona e aumenta con la densità della popolazione. È stato stimato che una persona infetta contagi in genere un totale di 2-6 persone, considerando anche le nuove varianti. Non tutti coloro che sono stati in contatto con la persona infetta saranno infettati, specialmente se indossano una mascherina e mantengono le distanze.

Stabilità del coronavirus misurata in laboratorio o in ospedale a partire da quantità ingenti di virus :

Il coronavirus può rimanere stabile in aria fino a 16 ore.

Dopo 5 minuti d'immersione nella candeggina, nell'alcol al 70%, o nel sapone, il virus diventa inattivo.

La stabilità del coronavirus dipende dalle condizioni di temperatura, illuminazione e umidità. In particolare, in condizioni paragonibili al solstizio d'estate nelle regioni temperate, la luce del sole ha un significativo effetto inattivante contro il coronavirus. Un'ora di illuminazione è sufficiente per inattivare le particelle del virus SARS-CoV-2 sospese in aerosol.


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Fonti

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Uno studio dimostra che la luce solare simulata disattiva rapidamente il coronavirus SARS-CoV-2 sospeso nella saliva o in un terreno di coltura cellulare e poi essiccato su acciaio inossidabile. Se esposto ai raggi UV di tipo B, corrispondenti alla luce del sole ad una latitudine di 40°N a livello del mare nelle giornate limpide, il 90% del virus infettivo è inattivato dopo 7 minuti di saliva nelle condizioni del solstizio d'estate e dopo 14 minuti in quelle del solstizio d'inverno. Questi dati indicano che la luce naturale del sole può essere efficace come disinfettante per materiali non porosi contaminati.

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